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Consorzio elettrico
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Glossario

I – Informazioni relative al cliente finale, al punto di prelievo e alla tipologia contrattuale

1.1 Mercato libero
1.2 Servizio di maggior tutela
1.3 POD
1.4 Tipologia di contratto
1.5 Residente/non residente
1.6 Tipologia offerta
1.7 Data di attivazione della fornitura
1.8 Potenza impegnata
1.9 Potenza disponibile
1.10 Prezzi monorari, biorari e multiorari

II – Informazione su unità di misura, letture e consumi

2.1 kWh (chilowattora)
2.2 kW (chilowatt)
2.3 KVarh
2.4 Fasce orarie
2.5 Fascia F1
2.6 Fascia F2
2.7 Fascia F3
2.8 Fascia F2+F3
2.9 Lettura rilevata
2.10 Autolettura
2.11 Consumi fatturati
2.12 Consumi stimati
2.13 Tipologia di contatore
2.14 Contatore elettronico gestito per fasce (EF)
2.15 Contatore elettronico gestito orario (EO)
2.16 Contatore elettronico gestito monorario (EM)
2.17 Contatore tradizionale (T)

III – Quadro di dettaglio

3.1 Prezzi unitari
3.2 Scaglioni

IV – Corrispettivi fatturati

4.1 Servizi di vendita
4.2 Quota fissa
4.3 Commercializzazione vendita
4.4 Quota energia
4.5 Energia
4.6 Dispacciamento
4.7 Componente di dispacciamento (parte fissa e parte variabile)
4.8 Componente di perequazione
4.9 Servizi di rete
4.10 Quota fissa
4.11 Quota potenza
4.12 Quota variabile
4.13 Bonus elettrico
4.14 Imposte

V – Altre voci comprese nella bolletta elettrica

5.1 Perdite di rete
5.2 Oneri generali

I – Informazioni relative al cliente finale, al punto di prelievo e alla tipologia contrattuale

1.1 Mercato libero

E’ il mercato in cui le condizioni economiche e contrattuali di fornitura di energia sono concordate tra le parti e non fissate dall’Autorità per l’energia. Dal 1° luglio 2007 tutti i clienti possono liberamente scegliere da quale fornitore, e a quali condizioni, comprare l’elettricità. La bolletta che riporta la dicitura “mercato libero” fattura l’energia sulla base di un contratto di mercato libero. [all’inizio della pagina]

1.2 Servizio di maggior tutela

E’ il servizio di fornitura dell’energia elettrica a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità per l’energia. Il cliente domestico o le piccole imprese (PMI)1 sono servite alle condizioni di maggior tutela se non hanno mai cambiato fornitore, o se ne hanno nuovamente richiesto l’applicazione dopo aver stipulato contratti nel mercato libero con altri fornitori. Le condizioni del servizio di maggior tutela si applicano anche ai clienti domestici e alle PMI che rimangono senza fornitore di elettricità, per esempio in seguito a fallimento di quest’ultimo. [all’inizio della pagina]

1.3 POD

E’ un codice composto da lettere e numeri che identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Poiché identifica un punto fisico sulla rete di distribuzione, il codice non cambia anche se si cambia fornitore. [all’inizio della pagina]

1.4 Tipologia di contratto

Identifica il tipo di contratto a seconda che il punto di prelievo sia riconducibile ad:

• “utenza domestica”, ossia a un cliente che utilizza l’energia elettrica consegnata in un unico punto di prelievo (un solo POD e un solo contatore) per alimentare la sua abitazione (di residenza o meno) e le relative applicazioni (ad esempio le pompe di calore per il riscaldamento degli ambienti), i locali annessi o pertinenti all’abitazione, i punti di ricarica privata per veicoli elettrici e i servizi generali in edifici composti da massimo due unità immobiliari;

• “utenza usi diversi” ossia a un cliente che utilizza l’energia elettrica per usi diversi da quelli di cui al precedente punto (ad esempio per alimentare un negozio, un ufficio ecc).[all’inizio della pagina]

1.5 Residente/non residente

Per i soli clienti domestici la tipologia di contratto si distingue ulteriormente tra residenti e non residenti. Tale distinzione è rilevante ai fini dell’applicazione della Componente di dispacciamento relativa ai Servizi di vendita, delle tariffe di rete e delle imposte. A tal fine si fa riferimento alla residenza anagrafica del titolare del contratto di fornitura.
[all’inizio della pagina]

1.6 Tipologia offerta

E’ la denominazione commerciale del contratto offerto al cliente (ad esempio offerta Casa amica, oppure Energia facile, ecc.). [all’inizio della pagina]

1.7 Data di attivazione della fornitura

E’ la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto, ovvero la data a partire dalla quale la fornitura di energia elettrica, in virtù dei contratti di dispacciamento e di trasporto, è in carico al fornitore che ha emesso la bolletta. Generalmente la data di attivazione non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o alla data in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto. [all’inizio della pagina]

1.8 Potenza impegnata

E’ il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore (tecnicamente si parla di potenza contrattualmente impegnata). La potenza impegnata viene definita in base alle esigenze del cliente al momento della conclusione del contratto, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Per la maggior parte delle abitazioni, e quindi dei clienti domestici, la potenza impegnata è di 3 kW. [all’inizio della pagina]

1.9 Potenza disponibile

E’ la potenza massima prelevabile, al di sopra della quale potrebbe interrompersi l’erogazione dell’energia a causa dello “scatto” automatico del contatore. Per i clienti con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW la potenza disponibile corrisponde alla potenza impegnata aumentata del 10%. [all’inizio della pagina]

1.10 Prezzi monorari, biorari e multiorari

Il prezzo dell’energia, sulla base del contratto di fornitura può distinguersi in monorario, biorario o multiorario. Il prezzo è detto monorario quando è lo stesso in tutte le ore del giorno; biorario quando varia sulla base di due differenti fasce orarie (F1 e F2+F3), multiorario quando varia per ognuna delle tre fasce orarie (F1, F2, F3). [all’inizio della pagina]

II – Informazione su unità di misura, letture e consumi

2.1 kWh (chilowattora)

E’ l’unità di misura dell’energia elettrica; rappresenta l’energia assorbita in 1 ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta i consumi di energia elettrica sono fatturati in kWh. [all’inizio della pagina]

2.2 kW (chilowatt)

E’ l’unità di misura della potenza. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW. [all’inizio della pagina]

2.3 KVarh

E’ l’unità di misura dell’energia reattiva. [all’inizio della pagina]

2.4 Fasce orarie

L’energia elettrica ha un prezzo diverso a seconda del momento in cui la si utilizza: durante il giorno, quando la domanda di elettricità è maggiore, costa di più; la sera, la notte e durante i giorni festivi, ha invece un prezzo più basso. Tutti i contatori elettronici installati saranno programmati per rilevare i consumi del cliente distinguendo la fascia oraria in cui questi avvengono (F1, F2, F3). Le fasce sono state definite dall’Autorità per l’energia. [all’inizio della pagina]

2.5 Fascia F1

Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali. [all’inizio della pagina]

2.6  Fascia F2

Dal lunedì al venerdì: dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. Il sabato: dalle ore 7.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. [all’inizio della pagina]

2.7  Fascia F3

Dal lunedì al sabato: dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 dalle ore 24.00. La domenica e festivi: tutte le ore della giornata. [all’inizio della pagina]

2.8  Fascia F2+F3

Dalle 19.00 alle 8.00 di tutti i giorni feriali, tutti i sabati, domeniche e giorni festivi. Questa fascia oraria comprende cioè tutte le ore incluse nelle due fasce F2 e F3. [all’inizio della pagina]

2.9  Lettura rilevata

E’ il numero che compare sul display del contatore ad una certa data (data di lettura), che è stato rilevato direttamente dal distributore e da questo comunicato al fornitore. [all’inizio della pagina]

2.10 Autolettura

E’ il numero che compare sul display del contatore ad una certa data che è stato rilevato dal cliente finale e comunicato al fornitore (che abbia messo a disposizione tale servizio). [all’inizio della pagina]

2.11 Consumi fatturati

Sono i kWh fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. È possibile che ci sia una differenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati. Questa differenza può dipendere dal fatto che ai consumi rilevati vengano aggiunti consumi stimati o dalla tipologia di offerta.
[all’inizio della pagina]

2.12 Consumi stimati

Sono i consumi che vengono attribuiti, in mancanza di letture rilevate (o autoletture), sulla base delle migliori stime dei consumi storici del cliente disponibili al fornitore. [all’inizio della pagina]

2.13 Tipologia di contatore

Identifica la tipologia di contatore installato nel punto di prelievo (POD). Si distinguono contatori elettronici gestiti per fasce (EF), gestiti monorari (EM), gestiti orari (EO) e contatori tradizionali (T). La voce tipologia di contatore è presente in bolletta solo nel caso in cui il distributore abbia comunicato tale informazione al fornitore. [all’inizio della pagina]

2.14 Contatore elettronico gestito per fasce (EF)

È il contatore elettronico in grado di misurare l’energia consumata nelle diverse fasce orarie (F1, F2 e F3).
[all’inizio della pagina]

2.15 Contatore elettronico gestito orario (EO)

È il contatore elettronico in grado di misurare l’energia consumata ora per ora. [all’inizio della pagina]

2.16 Contatore elettronico gestito monorario (EM)

È il contatore elettronico non ancora riprogrammato e quindi non in grado di misurare l’energia consumata distinguendo tra le diverse fasce orarie o ore della giornata. [all’inizio della pagina]

2.17 Contatore tradizionale (T)

È il contatore non elettronico che non è in grado di misurare l’energia né per singole fasce né per ora. [all’inizio della pagina]

III – Quadro di dettaglio

3.1 Prezzi unitari

Sono i prezzi unitari pagati dal cliente per ciascun kWh di energia, kW di potenza o per unità di tempo (giorni, mese,anno). [all’inizio della pagina]

3.2 Scaglioni

Alcuni prezzi unitari hanno un valore differenziato per scaglioni di consumo annuo. Ogni scaglione è compreso tra un livello minimo ed uno massimo (es: 0-1800 kWh; 1801- 2640 kWh ecc).

In ogni bolletta i kWh fatturati vengono ripartiti negli scaglioni applicabili al cliente sulla base del suo consumo medio giornaliero.
Se ad esempio il consumo medio giornaliero del cliente è di 8 kWh, il consumo medio annuo è di 8x 365= 2920 kWh, quindi verranno applicati al cliente i primi 3 scaglioni. In particolare nella bolletta i suoi 8 kWh di consumo medio giornalieri saranno così ripartiti:
– 4.93 kWh nel 1° scaglione (1800/365);
– 2.30 kWh nel 2° scaglione (840/365;
– 0.77 kWh nel 3° scaglione (280/365) .

Dove 1800 e 840 rappresentano l’ampiezza dei primi due scaglioni e 280 è la parte di consumo annuo che rientra nel 3° scaglione.

[all’inizio della pagina]

IV – Corrispettivi fatturati

4.1 Servizi di vendita

Per Servizi di vendita si intendono le diverse attività poste in essere dal fornitore per acquistare e rivendere l’energia elettrica al cliente finale; tra i corrispettivi fatturati al cliente per tali servizi rientrano anche eventuali oneri di perequazione aggiuntivi. Nella bolletta gli importi da pagare per questi servizi vengono suddivisi in Quota fissa e Quota energia (si vedano le voci seguenti). [all’inizio della pagina]

4.2 Quota fissa

Comprende tutti gli importi da pagare in misura fissa, cioè indipendentemente dai consumi. Generalmente l’unità di misura è €/cliente/mese. Nella bolletta la Quota fissa comprende la Commercializzazione vendita e la Componente di dispacciamento (parte fissa) (si vedano le voci seguenti). [all’inizio della pagina]

4.3 Commercializzazione vendita

Copre i costi fissi di gestione commerciale dei clienti. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di maggior tutela questa voce è tecnicamente denominata PCV (“prezzo commercializzazione vendita”) ed è fissata dall’Autorità per l’energia sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore del mercato libero. [all’inizio della pagina]

4.4 Quota energia

Comprende i costi di acquisto dell’energia e dispacciamento sostenuti dal fornitore. Tali corrispettivi sono espressi in €/kWh. Nella bolletta la Quota energia comprende l’Energia, il Dispacciamento, la Componente di dispacciamento e la Componente di perequazione (solo per i clienti del Servizio di maggior tutela). [all’inizio della pagina]

4.5 Energia

Copre i costi sostenuti per acquistare l’energia elettrica. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di maggior tutela questa voce è tecnicamente denominata PE (“prezzo energia”) e viene fissata e aggiornata ogni tre mesi dall’Autorità per l’energia. Il prezzo per l’energia è comprensivo delle perdite di rete generate sulle reti di trasmissione e di distribuzione, salvo esplicite previsioni contrattuali di diverso contenuto, nei contratti di mercato libero. Per una definizione di perdite di rete si veda la sezione “Altre voci comprese nelle bolletta elettrica”. [all’inizio della pagina]

4.6 Dispacciamento

Copre i costi del servizio di dispacciamento, cioè il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di maggior tutela questa voce è tecnicamente denominata PD (“prezzo dispacciamento”), che viene fissata e aggiornata ogni tre mesi dall’Autorità per l’energia. [all’inizio della pagina]

4.7 Componente di dispacciamento (parte fissa e parte variabile)

Questa componente, nel linguaggio tecnico denominata DISPbt, si applica ai clienti che hanno diritto al servizio di maggior tutela, ovvero i clienti domestici e le PMI anche qualora siano passati al mercato libero. Essa si compone di una parte che viene accreditata al cliente indipendentemente dai suoi consumi (parte fissa che compare con segno -) e di una parte che viene addebitata al cliente in proporzione al consumo annuo (parte variabile solo per i clienti residenti con potenza fino a 3 kW). [all’inizio della pagina]

4.8 Componente di perequazione

Questa componente, nel linguaggio tecnico denominata PPE, garantisce l’equilibrio tra i costi effettivi di acquisto e dispacciamento dell’energia elettrica destinata al servizio di maggior tutela e quanto pagato dai clienti di quel servizio a partire dal 1° gennaio 2008. Non si applica ai clienti con contratti del mercato libero. [all’inizio della pagina]

4.9 Servizi di rete

Per Servizi di rete si intendono le attività che consentono ai fornitori (sia che operino sul mercato libero sia che forniscano il Servizio di maggior tutela) di trasportare l’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali e di distribuzione locali fino al contatore, per consegnarla ai clienti. Nella bolletta, gli importi pagati per tali attività sono suddivisi in Quota fissa, Quota variabile e Quota potenza e vanno a coprire i costi per i servizi di Trasporto, Distribuzione e Misura, nonché gli Oneri generali. [all’inizio della pagina]

4.10 Quota fissa

Comprende tutti gli importi da pagare in misura fissa, cioè indipendentemente dai consumi, relativamente ai servizi di rete. Generalmente l’unità di misura è €/cliente/mese. [all’inizio della pagina]

4.11 Quota potenza

E’ l’importo da pagare in proporzione alla potenza impegnata. L’unità di misura è espressa in €/kW/mese. Ad esempio se il cliente ha 3 kW di potenza impegnata ed il prezzo unitario è di 0,4278 €/kW/mese, allora pagherà ogni mese 3×0,4278=1,28 €. [all’inizio della pagina]

4.12 Quota variabile

Comprende tutti gli importi da pagare in relazione alla quantità di energia elettrica trasportata sulla rete per soddisfare la richiesta di energia del cliente. L’unità di misura è espressa in €/kWh. [all’inizio della pagina]

4.13 Sozialbonus für Strom

E’ uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia, con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
Ulteriori informazioni su chi ha diritto al bonus e su come
richiederlo sono disponibili nel sito dell’Autorità per l’energia www.autorita.energia.it. [all’inizio della pagina]

4.14 Imposte

Le imposte sulla fornitura di energia elettrica sono:

• Imposta erariale di consumo (accisa) E’ applicata alla quantità di energia consumata e prevede, per i clienti con “uso domestico”, un sistema di agevolazione per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica, che ne riduce l’importo in caso di bassi consumi.

• Imposta sul valore aggiunto (IVA). E’ applicata sul costo complessivo del servizio e attualmente l’aliquota applicata alla fornitura di energia per i clienti con “uso domestico” è pari al 10%; per i clienti con “usi diversi” è pari al 21%. [all’inizio della pagina]

V – Altre voci comprese nella bolletta elettrica

5.1 Netzverlust

Sono le dispersioni naturali di energia generate durante il trasporto dell’elettricità dalla centrale elettrica al luogo di fornitura. Sono fissate in modo convenzionale dall’Autorità per l’energia pari al 10,4% dell’energia prelevata: cioè, se vengono immessi dalla centrale di produzione nella rete di trasportato per conto del fornitore 110,4 kWh di elettricità, nel Punto di prelievo (ad esempio nell’abitazione del cliente), ne arrivano 100 kWh.

Il prezzo dell’Energia può essere espresso al netto delle perdite di rete, o ricomprenderle. A seconda dei casi, le perdite di rete possono essere fatturate in bolletta con modalità diverse che non modificano il totale da pagare: Il prezzo dell’Energia fissato dall’Autorità per l’energia è comprensivo delle perdite di rete ovvero rientra nella Modalità A. [all’inizio della pagina]

5.2 Oneri generali

Gli oneri generali sono fissati per legge e vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico; in bolletta sono compresi all’interno dei Servizi di rete. Sono destinati alla copertura di oneri diversi:

• componente A3: promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate;
• componente A4: finanziamento dei regimi tariffari speciali;
• componente A5: finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo;
• componente A6: copertura dei costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato elettrico;
• componente AS: copertura degli oneri derivanti dall’adozione di misure di tutela tariffaria per i clienti del settore elettrico in stato di disagio economico e/o fisico di cui al decreto interministeriale 28 dicembre 2007;
• componente UC3: copertura dei meccanismi di perequazione dei costi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica;
• componente UC4: copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori;
• componente UC6: copertura dei costi riconosciuti derivanti da recuperi di qualità del servizio;
• componente UC7: copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali;
• componenti A2 e MCT: smantellamento delle centrali nucleari e misure di compensazione territoriale.

Una volta l’anno verrà indicato in bolletta il dettaglio di quanto pagato da tutti i clienti per gli Oneri generali, così come pubblicato sul sito internet dell’Autorità per l’energia. [all’inizio della pagina]


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